PD con Leonardo socio/alleato chiave di Erdogan ma solidale con il sindaco di Istanbul arrestato da Erdogan


Nella foto, Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, illuminato nel marzo 2025 in solidarietà del sindaco di Istanbul Imamoglu arrestato da Erdogan e ormai in carcere da alcuni mesi.
 

Il Fattoquotidiano ci informa che a giorni al Senato il Pd voterà con la maggioranza Meloni una risoluzione relativa al Global Combat Air Programme, GCAP, il progetto con Gran Bretagna e Giappone che dovrà allestire un cacciabombardiere di sesta generazione.

In questo ambizioso progetto Leonardo vuole inserire il drone KIZILELMA prodotto dal suo socio turco Baykar. Vedi articolo seguente. 
Nella foto: L' eurodeputato ed ex sindaco di Firenze Dario Nardella insieme al sindaco di Istanbul arrestato da Erdogan.


Ma nello stesso tempo a parole il Pd è molto solidale con il sindaco di Istanbul arrestato da Erdogan e tuttora in carcere.

Marco

Nell' articolo che segue le grandi ambizioni della collaborazione Leonardo-Baykar nel progetto GCAP.

Baykar Kızılelma: il drone turco nel programma GCAP come “loyal wingman”

Durante il Paris Air Show 2025, il gruppo Leonardo ha annunciato di valutare il drone da combattimento Baykar Kızılelma come potenziale partner nel ruolo di “loyal wingman” all’interno del progetto GCAP (Global Combat Air Programme), il programma internazionale per lo sviluppo di un caccia di sesta generazione.

La notizia ha sorpreso osservatori e addetti ai lavori, segnando un passo significativo nella cooperazione tra Italia e Turchia nel settore dell’aerospazio e della difesa. Insieme al Kızılelma, sono allo studio anche soluzioni avanzate su piattaforma trainer italiana M345/M346 in configurazioni dronizzate o semi-autonome.

Cos’è il GCAP?

Il Global Combat Air Programme è un’alleanza tecnologica tra Italia, Regno Unito e Giappone, finalizzata alla realizzazione di un nuovo sistema di combattimento aereo entro il 2035. Al centro del programma c’è lo sviluppo di un caccia stealth avanzato, affiancato da un ecosistema di droni, sensori e intelligenze artificiali che fungeranno da estensioni operative del velivolo principale.

Il concetto di “loyal wingman” prevede l’impiego di droni intelligenti, capaci di supportare il caccia pilotato in missioni ad alto rischio, esplorazione, disturbo radar o attacco coordinato. Si tratta di una delle componenti più innovative e strategiche del GCAP.


Kızılelma: caratteristiche tecniche

Il Kızılelma, sviluppato dalla compagnia turca Baykar (già nota per il TB2 e il TB3), è un drone da combattimento a reazione con configurazione stealth, capace di operare da portaerei leggere o basi avanzate. Tra le sue specifiche più rilevanti:

– Velocità subsonica o transonica (Mach 0.9)

– Autonomia operativa di oltre 1.000 km

– Capacità di decollo corto (STOVL) e operatività su piste ridotte

-Carico utile interno ed esterno fino a 1.500 kg

– Intelligenza artificiale per missioni autonome o coordinate

Il design compatto e la versatilità operativa del Kızılelma lo rendono un candidato interessante per missioni di force multiplication all’interno di squadre aeree miste.

Il ruolo dell’Italia nel GCAP

L’Italia, attraverso Leonardo e le sue partecipate, ha un ruolo centrale nel GCAP, sia a livello di sistemi radar e avionica, sia nella definizione dell’architettura dei loyal wingman. A Parigi è emerso che il nostro Paese intende diversificare le opzioni in campo, valutando non solo partner storici europei ma anche alleati strategici come la Turchia.

Una delle opzioni italiane già allo studio è la conversione della piattaforma M346 in un drone avanzato pilotabile a distanza, dotato di sensori e capacità offensive modulari. Tuttavia, l’integrazione di un drone già operativo come il Kızılelma potrebbe accelerare la fase di sperimentazione.

Implicazioni geopolitiche e industriali

La possibile inclusione della Turchia nel progetto GCAP avrebbe anche importanti implicazioni geopolitiche. Da un lato, segnerebbe un riavvicinamento strategico tra Roma e Ankara dopo anni di relazioni complesse. Dall’altro, dimostrerebbe l’apertura del GCAP a una rete globale di collaborazioni esterne, rendendo il programma più competitivo rispetto a rivali come il FCAS franco-tedesco-spagnolo.

Dal punto di vista industriale, l’adozione di un drone già sviluppato permetterebbe di ridurre i tempi e i costi di ricerca e sviluppo, puntando su test operativi in tempo reale entro il 2027-2028.

Le parole di Leonardo e Baykar

Secondo un comunicato congiunto, Leonardo e Baykar stanno valutando la fattibilità tecnica dell’integrazione del Kızılelma nel sistema GCAP, con particolare attenzione alla interoperabilità dei sistemi e alla cyber security. Entrambe le aziende si sono dette “ottimiste” sulla possibilità di avviare una fase di testing congiunto entro 12 mesi. Leggete anche “Leonardo e Baykar uniscono le forze: nasce Lba Systems per i droni militari in Europa”.

Anche la Difesa turca ha accolto positivamente la possibilità di inserire un proprio velivolo in un programma strategico europeo, sottolineando la maturità raggiunta dal settore dronico nazionale negli ultimi cinque anni.

La valutazione del Baykar Kızılelma come loyal wingman per il GCAP rappresenta una svolta importante nella collaborazione aerospaziale tra Italia e Turchia. Se confermata, questa scelta potrebbe accelerare lo sviluppo del programma e consolidare un’alleanza industriale cruciale per affrontare le sfide tecnologiche della sesta generazione aerea.

Nei prossimi mesi, occhi puntati sui test congiunti e sulle decisioni strategiche che definiranno il futuro dell’aviazione militare europea.

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