Kizilelma, il drone turco da combattimento che Leonardo vuole portare nel progetto GCAP di Giappone, Italia e Gran Bretagna

 


L' ambizione del drone turco è dichiarata dal suo stesso nome Kizilelma. 

Kizil Elma, mela rossa, era il nome che gli Ottomani davano alle città da conquistare, quindi fino all' assedio vincente fu riferito soprattutto a Costantinopoli. Più in generale è un' espressione della mitologia turca che indica un progetto, una meta, lontana e affascinante.

Il drone progettato dalla Baykar, il proprietario è genero di Erdogan,  ha grosse dimensioni: lunghezza m 14,3, apertura alare m 10, altezza m 3,3. Un peso massimo al decollo di 6.000 kg e un carico massimo di 1.500 kg. Il motore prodotto dall' impresa  ucraina Ivchenko-Progress, è un turbogetto AI-25TLT, che può raggiungere una velocità massima di 1.000 km/h, un' altezza massima di 14.000 m, con una autonomia siuperiore ai 900 km.

Nel futuro Baykar prevede di passare al AI-322F da 24,5 kN o 5.511,6 lbf al decollo, questo farà del Kizilelma un velivolo a tutti gli effetti supersonico.

Può essere usato automamente, come UCAV, ma potrà operare anche come "Loyal Wingman", "Fedele Gregario" , di velivoli pilotati di teconologia avanzata, come i Kaan prodotti dalla Turkish Aerospace industrie (TAI).

Le ambizioni riposte nel Kizilelma non sono solo turche, anche la Leonardo S.p.a. sogna un grande avvenire per questo velivolo.


Leonardo, che ha creato LBA Sistems, una joint venture con la Baykar annunciata a Parigi il 16 giugno 2025, prevede di curare una versione di Kizilelma adattata per il volo in teaming con Eurofighter Typhoon che la Turchia sta acquistando.

Nel prossimo futuro vorrebbe poi utilizzare quest' ultima esperienza per inserire Kizilelma nel progetto GCAP, costruito con Giappone e Regno Unito, e finalizzato a progettare caccia multiruolo di sesta generazione che sostituiranno nel 2035 (con primo volo nel 2028) l' Eurofhigter Typhoon.


L' Italia del governo Meloni-Crosetto-Cingolani conferma sempre di più la sua alleanza con Erdogan, lo introduce nei salotti buoni delle industrie occidentali di armamenti in cambio di rapporti d' affari privilegiati. 

Piaggio Aerospace e Esplodenti Sabino S.p.A, due imprese italiane in difficoltà economica, sono state rilevate quest' anno rispettivamente dalla turca  Baykar e dalla filiale italiana di Arca Defense di Ankara, produttrice di munizioni.

In questo modo Roma legittima la politica di Erdogan all' interno della Turchia e all' estero. Questa però non è una buona azione ma complicità con comportamenti molto discutibili.


Marco Palombo


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