Ultima generazione- Sciopero della fame contro il Decreto Sicurezza. Reprimere la nonviolenza fomenta la violenza

 


Ciao 

mi chiamo Michele, ho 29 anni e insegno storia in un liceo a Roma. Da oggi inizio uno sciopero della fame e ogni mattina mi siederò davanti al Quirinale per chiedere al presidente Mattarella di incontrarmi e di non firmare il decreto sicurezza.

Marco, queste sono le giornate decisive. Il fatto che Mattarella si stia prendendo del tempo è segno che sta pensando di non firmare il decreto. Dobbiamo convincerlo a rigettarlo! Ma non posso farcela da solo: solo assieme saremo in grado di farci ascoltare. Unisciti alla mia richiesta e condividi il mio appello con 5 amici inviandogli questo messaggio:

 

È inutile girarci attorno: questo decreto è un attacco alla nostra possibilità di richiedere giustizia e sicurezza. Non colpisce la violenza ma la nonviolenza, non chi compie ingiustizie ma chi le denuncia.

Ogni giorno, insegnando storia, cerco di trasmettere ai miei studenti i valori della cittadinanza, del coraggio, della partecipazione. E loro rispondono con intelligenza, curiosità e desiderio di giustizia. Ma dietro tutto questo vedo anche la paura. Paura del futuro, paura dell’impotenza, paura di vivere in un mondo in cui alzare la voce significa essere criminalizzati. Questa non è scelta facile ma non potevo restare a guardare. Per me scioperare, è un atto di coerenza, l’unico che sento all’altezza della gravità di quello che sta accadendo.

Questa è la mia scelta, ma perché il mio gesto abbia un impatto serve l’aiuto di tutti. Oggi ti chiedo, di amplificare la mia voce: aiutami condividendo l'appello a Mattarella con 5 amici!

 

Con amore e determinazione,

Michele

Commenti

Post popolari in questo blog

Le clamorose difficoltà del fascismo ad arginare la nonviolenza. Da Capitini ad Extinction Rebellion

Droni da guerra - Il colossale affare Leonardo-Baykar, società del genero di Erdogan. Mercato da 100 mld $. Per capire la cifra: il Rearm UE è 800 mld di euro

Necessario dare l' allarme per i troppi decessi nel Nord Italia, marzo 2025 aumenta la tendenza già presente e già segnalata.