DDL n.1660 Sicurezza - Come nel Sudafrica dell' apartheid contro la nonviolenta Campagna di sfida del 1952



Della storia del Sudafrica del novecento sono noti soprattutto i 30 anni di prigione di Nelson Mandela e l' uscita pacifica dall' apartheid degli anni '90, con Mandela presidente della Repubblica e il reverendo Desmond Tutu presidente del Commissione per la verità e la riconciliazione sudafricana.

Meno conosciuta è la lunga storia delle lotte nonviolente nel paese.

Proprio in Sudafrica a inizio secolo Gandhi battezzò e sperimentò per la prima volta il Satyagraha, la lotta nonviolenta, là rimase suo figlio Matilal che diresse per decenni il giornale Indian Opinion,

 e  Indiani, meticci, Africani, bianchi, studenti, donne, religiosi, con le loro organizzazioni, partiti, compreso il partito comunista, sindacati e Chiese, per decenni lottarono insieme nelle campagne comuni contro l' apartheid, sperimentando forme diverse di azioni nonviolente.

E' poi addirittura completamente ignorato il dibattito sulla nonviolenza che in Sudafrica ha accompagnato a lungo la lotta contro l' apartheid e tutta la vita politica in generale.

Detto questo, 

in queste righe voglio segnalare come la risposta del governo sudafricano alla nonviolenta Campagna di sfida del 1952 avvenne anche con nuove leggi mirate a rendere più difficile la disobbedienza civile, un obiettivo che si pone anche il DDL 1660 "Sicurezza" che il governo Meloni vuole approvare presto.




 La Campagna di sfida vide nell' anno 1952 l' arresto di 8.500 attivisti, tutti rilasciati quasi subito, non avendo commesso nessuna violenza ma reati spesso amministrativi e non gravi.

La Campagna, iniziata il 26 giugno 1952, fu inizialmente un grande successo. Portata avanti dall' Anc e dalla Saic, il coordinamento delle organizzazione indiane attive nel Natal e nel Transval, vide la partecipazione anche dei meticci e del partito comunista. In quell' anno gli iscritti all' African National Congress, passarono da 20.000 a 100.000. 

Nelson Mandela scrive nella sua autobiografia, in realtà una scrittura collettiva che Matiba firmò ma discusse con i compagni più vicini:

"..il governo considerava la disobbedienza civile non come una protesta ma come un crimine ed era preoccupato per il consolidarsi dell' alleanza tra africani ed indiani...

...i nazionalisti insistevano nell' affermare che che la campagna fosse istigata e guidata dagli agitatori comunisti . Il ministro della Giustizia annunciò che in tempi brevi avrebbe varato una legislazione che affrontasse adeguatamente il problema della disobbedienza civile: 

e dette corso alla minaccia nella sessione parlamentare del 1953 con l' approvazione della Pubblic Safety Act  - che autorizzava il governo a dichiarare la legge marziale e a detenere gli imputati senza processo - e della Criminal Laws Amendment Act, che introduceva per  i contravventori la punizione corporale ..."

Edgardo Pellegrini, giornalista di Radio Popolare e Avvenimenti grande conoscitore del Sudafrica a cui ha dedicato tre libri, scrive in "Oltre Mandela " pubblicato nel 1995, La Nuova Italia, 

"..(in Sudafrica )....Le lotte degli anni Quaranta e Cinquanta ...ebbero caratteristiche di disobbedienza civile ( mutuate dall' insegnamento di Gandhi ) fino a quando nel pieno della Campagna di sfida lanciata dall' African National Congress nel 1952, il Criminal Law Amendment Act non stabilì leggi durissime per chi infrangeva la legge per motivi politici .."



Tornati in Italia, Il DDL 1660, già approvato dalla Camera dei Deputati e che dovrebbe essere approvato dal Senato prossimamente, in alcuni articoli è finalizzato proprio a rendere più pesanti le pene per chi protesta usando la disobbedienza civile o per chi compie reati per motivi politici. 

Le stesse intenzioni che Nelson Mandela ed Edgardo Pellegrini attribuivano alle leggi sudafricane introdotte nel 1953.

Tra le tante definizioni che il DDL 1660 sta collezionando possiamo quindi inserire con qualche ragione anche " legge ispirata dal  Sudafrica dell' apertheid ".


Marco

Commenti

Post popolari in questo blog

Le clamorose difficoltà del fascismo ad arginare la nonviolenza. Da Capitini ad Extinction Rebellion

Lidia Menapace, 2003: proposta di un' Europa di pace, neutrale e disarmata

Perche' il blog Elementi di nonviolenza ? Tra limiti di diversa natura e certezze fortissime