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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

30 gennaio 2025, Gandhi è vivo e lotta insieme a noi.

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Il 30 gennaio 1948 Mohandas Gandhi fu assassinato a New Dheli dal giornalista estremista hindu Godse con tre colpi di una pistola Beretta. Premessa: era da almeno due settimane che volevo scrivere alcune righe e pubblicarle oggi, in occasione dell' anniversario dell' assassinio di Mohandas Gandhi. Alcuni impegni imprevisti in questo fine gennaio mi permettono solo ora, alle 16 di giovedì 30, di mettere insieme alcune idee che avevo preparato. Ma negli ultimi giorni il disappunto per non aver potuto scrivere con i tempi previsti  è svanito subito,  quando mi sono ricordato una citazione della Gita, la scrittura sacra hindu, inserito da Gandhi nella sua autobiografia:   " Tutto sommato è meglio che ognuno svolga meglio che può il proprio dovere,  anche se fallisce, invece che accollarsi compiti che non gli spettano, anche se appaiono meritevoli " Scrivere su Gandhi è per me un grande piacere, ma avrei tradito i suoi insegnamenti se per farlo avessi trascurato il ...

29 gennaio 1948, Gandhi scrisse una nuova costituzione del Congress per trasformarlo in un Lok Sevak Sangh, associazione al servizio del popolo

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  Il testo scritto dal Mahatma il giorno prima del suo assassinio. Bozza di costituzione del Congress (1) – M.K.Gandhi giovedì 15 Luglio 2010 / 0 Commenti / in Poiché l’India, benché divisa in due, ha conseguito l’indipendenza politica con mezzi predisposti dall’ Indian National Congress , quest’ultimo ha esaurito la sua funzione nella sua attuale forma e configurazione, cioè in quanto veicolo di propaganda e macchina parlamentare. L’India deve ancora ottenere un’indipendenza sociale, morale ed economica per quanto riguarda i suoi settecentomila villaggi, distintamente dalle sue città, grandi e piccole. La lotta per la preminenza del potere civile sul militare è destinata ad avvenire nell’avanzamento dell’India verso il suo fine democratico. Deve essere tenuta al di fuori da una concorrenza malsana con i partiti politici ed enti comunali. Per tali e analoghe ragioni, l’AICC (Assemblea dell’ Indian National Congress,  ndt) delibera di sciogliere l’organizzazione esistente del...

Le clamorose difficoltà del fascismo ad arginare la nonviolenza. Da Capitini ad Extinction Rebellion

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Spero che non sparisca subito dalle cronache il caso del blocco della Leonardo di Brescia da parte di Extinction Rebellion, Ultima Generazione, e Palestina Libera. In questi giorni i giornali ne parlano, poco, per le perquisizioni umilianti a cui sono state obbligate alcune attiviste di Extinction Rebellion. Questa gaffe o stupidaggine, compiuta dalla Questura di Brescia non deve essere insabbiata nell' indifferenza perchè potrebbe servire a mettere in evidenza, davanti ad almeno una nicchia dell' opinione pubblica, quello che è l' atteggiamento abituale della Polizia verso il dissenso politico. L' articolo più esplicitamente critico sulla vicenda l' ho trovato su Il Foglio ed è stato scritto da Adriano Sofri. Lo potete leggere integralmente al link di seguito https://www.ilfoglio.it/piccola-posta/2025/01/16/news/la-repressione-della-nonviolenza-agisce-come-pedagogia-della-violenza-7332503/ Sofri scrive tra l' altro: “ ...Poi,  di fronte all’innegabili...

Dopo Brescia, il movimento contro i cambiamenti climatici è sempre il più grande movimento nonviolento attuale

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  Brescia: bloccata la sede della Leonardo spa   13 Jan 2025 -  Extinction Rebellion Italia Press Brescia, 13/01/2025  –  Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione bloccano la sede della Leonardo s.p.a. di Brescia, impedendo il passaggio dei mezzi di trasporto. La protesta mette in luce il ruolo della Leonardo nella complicità con il genocidio palestinese e la crisi eco-climatica Questa mattina, circa quaranta persone legate ai gruppi “Extinction Rebellion”, “Palestina Libera” e “Ultima Generazione” hanno bloccato l’ingresso della Leonardo s.p.a. a Brescia. “Leonardo distrugge popoli e terre” è lo slogan riportato su uno degli striscioni. L’azione nonviolenta degli attivisti ha l’obiettivo di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul legame tra crisi climatica e industria bellica, chiedendo la cessione dei rifornimenti militari a Israele, la riconversione della produzione della Leonardo e la fine del sostegno italiano al genocidio in cor...

2019 - Per un Satyagraha globale contro il cambiamento climatico

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  (27 Maggio 2019) Giuliano Pontara, “Quale pace?“, 2016: “Il pensiero nonviolento verte in primo luogo sull’ azione, sull’azione nonviolenta, tant’è vero che il contributo più originale fornito da Gandhi è la pratica e teoria della strategia nonviolenta che egli, coniando un neologismo, chiamò  satyagraha “ Il Satyagraha, la lotta nonviolenta, è molto più efficace del termine nonviolenza per spiegare il significato vero delle idee e dell’ opera di Mohandas K. Gandhi.   La parola nacque nel 1908 in Sudafrica da una sorta di brainstorming, un concorso di idee, lanciato dal Mahatma per sostituire l’espressione “resistenza passiva” che fino a quel momento veniva usata per indicare le lotte nonviolente ma che non esprimeva compiutamente il loro aspetto attivo, innovativo, costruttivo e rivoluzionario. Satyagraha è una parola composta da satya, verità, e graha, attaccarsi fortemente, e una sua bella traduzione è “la forza della verità”. Il termine Satyagraha dimostra anche l’i...

Perche' il blog Elementi di nonviolenza ? Tra limiti di diversa natura e certezze fortissime

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  Nella foto Aldo Capitini nel suo studio. Perche' ho chiamato questo blog " Elementi di nonviolenza " ? Perche' potro' affrontare solo pochi aspetti della nonviolenza, per limiti di varia natura:  scarsezza di mezzi, eta', perche' sono solo nel mio impegno, diplomato e con le altre conoscenze frutto esclusivamente di molte letture curiose e piccole esperienze. Potrei continuare con i limiti ma preferisco esporre alcune certezze: " Elementi di nonviolenza "anche perche' portare avanti pochi elementi della nonviolenza, ma in modo convinto e non superficiale, puo' dare ugualmente risultati positivi, anche visibili e rilevanti. Pero' alla base di questo blog c'e' soprattutto la convinzione che Le potenzialita' inespresse della nonviolenza siano molto piu' grandi di quanto fatto finora in suo nome. Una tesi che potrebbe essere dimostrata solo dalla storia futura e non da argomentazioni. Voglio concludere con una convinzion...

" Gandhi e Mandela: due sudafricani " di Johan Galtung, 2015

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  Gandhi e Mandela: due sudafricani – Johan Galtung venerdì 17 Aprile 2015 / Mohandas Gandhi inventò l’approccio nonviolento al mutamento sociale essenziale, il  Satyagraha,  in SudAfrica all’inizio del 20° secolo; Nelson Mandela presiedette alla nascita di una democrazia di una persona–un voto alla fine del secolo. Erano entrambi avvocati, formati alla  Common Law  inglese; buona nel senso di un’acuta coscienza di quel che è giusto e sbagliato, cattiva nel senso di un processo giudiziario teso a identificare chi ha torto piuttosto che a risolvere i conflitti sottostanti, e sbagliata nel senso di punire il malfattore; violenza anziché cooperazione. Tutti e due approfittarono del lato positivo della legge – i diritti indelebili della gente per cui combattevano confrontando fatti empirici con i diritti normativi; indiani immigrati nel caso di Gandhi, gli abitanti originari del SudAfrica, i neri, nel caso di Mandela.   Gandhi (1869-1948) non visse abbastanza p...