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Notizia curiosa sulla nonviolenza, Hamilton, pilota della Ferrari " Gandhi e Mandela i miei modelli "

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  Oltre lo sport chi sono le persone che più l’hanno ispirata? «Gandhi e Mandela, i miei modelli. Inoltre, gente che ho conosciuto o frequento: Michelle Obama, è straordinaria. Mellody Hobson, mia socia nei Broncos (una delle donne più influenti negli affari in America ndr). È come una sorella maggiore, è una guida: se mi viene un’idea la chiamo».

Lidia Menapace, 2003: proposta di un' Europa di pace, neutrale e disarmata

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  Lidia Menapace – Scritti del 2003 su una Europa neutrale – LIDIA MENAPACE: PER UN’EUROPA DI PACE, NEUTRALE, DISARMATA, NONVIOLENTA Da “La nonviolenza è in cammino” n. 671, settembre 2003. Ho sempre avuto grande preoccupazione a proposito del futuro militare europeo e sulla cancellazione di fatto dell’art.11 della nostra Costituzione, dato che la Convenzione presieduta da Giscard d’Estaing non si poteva affatto considerare un soggetto neppure lontanamente affidabile sul diritto alla pace. Del resto neppure Prodi, pur da ascoltare quando critica le forme non federali e le procedure oligarchiche del trattato costituzionale europeo, quando si passa alla politica estera e militare sostiene che l’Europa deve avere un esercito e che promuovere la pace si fa anche con le armi: non si sa dove stiano questi potenti signori, del tutto alienati dal loro potere: ma se provassero ad aprire gli occhi e guardassero il Medio Oriente vedrebbero subito che le armi generano solo risposte vi...

Sudafrica, sarà aperta una nuova inchiesta sulla morte di Albert Luthuli, leader dell' ANC e Premio Nobel per la pace nel 1960

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  14 maggio 2024 Rafiek Williams Notizie della BBC, Johannesburg Sarà aperta una nuova inchiesta sulla misteriosa morte, avvenuta nel 1967, di Albert Luthuli, leader anti-apartheid del Sudafrica e primo vincitore del SuAfrica nel 1960 del premio Nobel per la pace. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia Ronald Lamola. La famiglia e gli attivisti del capo Luthuli hanno a lungo espresso dubbi sulla versione della morte fornita dal governo della minoranza bianca. L'inchiesta arrivò alla conclusione   che il premio Nobel fosse morto dopo essere stato investito da un treno mentre camminava lungo una linea ferroviaria nei pressi della sua casa nella provincia di KwaZulu-Natal. Ma gli attivisti hanno sempre sospettato che Luthuli fosse stato ucciso dal regime e che l’ omicidio sia stato insabbiato   sostenendo che era morto per la frattura del cranio causata dall'impatto con un treno.   Al momento della   morte non era permesso a Luthuli di allontanarsi da...

Chief Albert Luthuli - Nobel laureate's death to be re-examined in S Africa

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  14 May 2024 Rafieka Williams BBC News, Johannesburg Chief Albert Luthuli was a victim of intense political repression by the apartheid regime A new inquest will be held into the mysterious death in 1967 of South Africa's anti-apartheid leader and first Nobel Peace Prize winner Chief Albert Luthuli, justice minister Ronald Lamola has said. Chief Luthuli's family and activists have long cast doubts on the white-minority government's version of his death. Its inquest found that the Nobel laureate had died in an accident after being hit by a train as he was walking by a railway line near his home in KwaZulu-Natal province. But campaigners suspected the regime killed him and covered it up by claiming he had died of a fractured skull after being struck by a train. At the time of his death, Chief Luthuli was not allowed to leave his residential area in Groutville or take part in politics. He was the leader of the banned African National ...

DDL n.1660 Sicurezza - Come nel Sudafrica dell' apartheid contro la nonviolenta Campagna di sfida del 1952

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Della storia del Sudafrica del novecento sono noti soprattutto i 30 anni di prigione di Nelson Mandela e l' uscita pacifica dall' apartheid degli anni '90, con Mandela presidente della Repubblica e il reverendo Desmond Tutu presidente del Commissione per la verità e la riconciliazione sudafricana. Meno conosciuta è la lunga storia delle lotte nonviolente nel paese. Proprio in Sudafrica a inizio secolo Gandhi battezzò e sperimentò per la prima volta il Satyagraha, la lotta nonviolenta, là rimase suo figlio Matilal che diresse per decenni il giornale Indian Opinion,  e  Indiani, meticci, Africani, bianchi, studenti, donne, religiosi, con le loro organizzazioni, partiti, compreso il partito comunista, sindacati e Chiese,  per decenni lottarono insieme nelle campagne comuni contro l' apartheid, sperimentando forme diverse di azioni nonviolente. E' poi addirittura completamente ignorato il dibattito sulla nonviolenza che in Sudafrica ha accompagnato a lungo la lotta cont...

Un' ipotesi da approfondire: La guerra fredda ha frenato la nonviolenza? Dopo l' 89 ci sono condizioni più favorevoli per il suo sviluppo?

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  L' assassinio di Gandhi nel 1948 è arrivato nel momento in cui iniziava a consolidarsi il confronto tra i paesi occidentali del capitalismo avanzato, guidati dagli USA,  e i paesi del socialismo reale che ruotavano attorno all' Unione Sovietica. Una contrapposizione che è durata circa 40 anni ed è finita in modo assai rapido negli anni 1989-1990 quando i paesi dell' est Europa hanno preso strade diverse e non sono state più repubbliche socialiste governate dal solo partito comunista. L' equilibro internazionale definito " guerra fredda " in quei decenni ha condizionato la politica dell' intero pianeta, compresa quella dei paesi non allineati, un gruppo di  paesi guidati dall' egiziano Nasser e dall' indiano Nehru che avevano scelto di non allearsi ufficialmente con nessuno dei due blocchi esistenti.  La nuova situazione nata dalla seconda guerra mondiale ha condizionato, direi che ha proprio frenato, l' attività politica anche di chi faceva r...

30 gennaio 2025, Gandhi è vivo e lotta insieme a noi.

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Il 30 gennaio 1948 Mohandas Gandhi fu assassinato a New Dheli dal giornalista estremista hindu Godse con tre colpi di una pistola Beretta. Premessa: era da almeno due settimane che volevo scrivere alcune righe e pubblicarle oggi, in occasione dell' anniversario dell' assassinio di Mohandas Gandhi. Alcuni impegni imprevisti in questo fine gennaio mi permettono solo ora, alle 16 di giovedì 30, di mettere insieme alcune idee che avevo preparato. Ma negli ultimi giorni il disappunto per non aver potuto scrivere con i tempi previsti  è svanito subito,  quando mi sono ricordato una citazione della Gita, la scrittura sacra hindu, inserito da Gandhi nella sua autobiografia:   " Tutto sommato è meglio che ognuno svolga meglio che può il proprio dovere,  anche se fallisce, invece che accollarsi compiti che non gli spettano, anche se appaiono meritevoli " Scrivere su Gandhi è per me un grande piacere, ma avrei tradito i suoi insegnamenti se per farlo avessi trascurato il ...